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martedì 27 marzo 2018

L'agopuntura, una tecnica antica ma ancora attualissima



Diversamente da quanto si possa pensare, l'Agopuntura non è una tecnica nata in Oriente bensì in India e solo successivamente esportata in Estremo Oriente.


Cos'è l'Agopuntura?

L'Agopuntura è una disciplina fondata sulla convinzione che tutti i nostri organi interni comunichino con l'esterno attraverso la pelle, in particolare attraverso i Meridiani Energetici, canali nei quali scorre l'energia vitale, il Qi. Quando i Meridiani Energetici entrano in crisi causano uno squilibrio del Qi che si tramuta successivamente in un danno alla salute. Per far sì che l'energia vitale scorra liberamente in tutto l'organismo è necessario stimolare determinai punti attraverso aghi molto sottili e flessibili inseriti più o meno in profondità nella cute.


Per quali patologie è possibile avvalersi dell'Agopuntura?

L'Agopuntura viene utilizzata per curare diversi tipi di patologie quali artrosi cervicale lombare, dell'anca, delle mani, del ginocchio, tunnel carpale, tic palpebrale, allergie, dermatiti, depressione, ansia, impotenza sessuale.


Come agisce l'Agopuntura?



I punti dell'Agopuntura sono da considerarsi come vere e proprie sedi di smistamento energetico e funzionano come se fossero interruttori dell'energia per cui è sufficiente stimolarli per liberare una energia quando è in eccesso o infonderla quando scarseggia. Per attivare i meridiani e ripristinare l'equilibrio energetico gli aghi vanno inseriti in corrispondenza dei centri energetici e lasciati agire una ventina di minuti. Per chi se lo fosse chiesto, niente paura, l'Agopuntura è assolutamente indolore perchè gli aghi sono estremamente sottili.






mercoledì 21 marzo 2018

Quando il nostro amico a quattro zampe soffre di ansia da separazione



Se quando apriamo la porta di casa il nostro pelosetto corre come un razzo e si precipita a salutarci saltandoci praticamente addosso e guardandoci intorno abbiamo l'impressione di trovarci in un campo di battaglia, cuscini rotti, oggetti rosicchiati e bisognini ovunque, sgridarlo non serve a niente perchè non è stato cattivo, soffre semplicemente di ansia da separazione.



Cos'è l'ansia da separazione?

L'ansia da separazione non è altro che una patologia comportamentale piuttosto diffusa che si verifica in assenza del proprietario quando il cane gli è molto attaccato. Questa patologia si riscontra particolarmente fra cani che vivono in città che vengono adottati da single o da coppie senza figli e si manifesta nel periodo che corrisponde alla pubertà. Esistono due forme di ansia da separazione, una produttiva e l'altra deficitaria. Nel primo caso l'animale distrugge oggetti, urina e defeca ovunque emettendo suoni che possono arrivare ad assomigliare ad ululati. Nel secondo caso il cane mostra inibizione comportamentale e attività di sostituzione. I cani affetti da ansia da separazione sono sempre molto affettuosi e all'insorgere della patologia tendono a seguire il padrone in ogni suo movimento.



Cosa fare in questi casi?

Alla comparsa dei primi sintomi è necessario rivolgersi ad uno specialista e non sottovalutare questi comportamenti sperando che la situazione si risolva da sola perchè un cane affetto da ansia da separazione vive un forte disagio psichico oltre ad arrecare danni alla nostra casa e disturbare i vicini.


Come prevenire l'ansia da separazione?

Per poter prevenire l'ansia da separazione è necessario usare dei piccoli accorgimenti:

- abituare gradatamente il cucciolo a restare da solo;
- non lasciarlo solo per troppe ore e, se necessario, rivolgersi ad una dog sitter;
- lasciargli sempre acqua fresca e diversi giochi a disposizione;
- lasciargli radio o televisione accesa a basso volume per farlo sentire meno solo.





lunedì 19 marzo 2018

Allergie e intolleranze alimentari, come riconoscerle



Alcuni disturbi come prurito, orticaria, crampi addominali, asma, rinite, sono molto spesso causati da allergie e intolleranze alimentari, patologie che negli ultimi anni sono fortemente in crescita e che colpiscono, secondo le statistiche, più le donne che gli uomini. Il dato più inquietante che evince da queste statistiche è l'incremento dell'insorgenza di questi disturbi fra bambini  di età fra 0 e 5 anni. E' importante sapere che allergie e intolleranze alimentari non sono la stessa cosa.



Cosa fare quando si avvertono questi disturbi?

La prima cosa da fare quando si sospetta di avere un'allergia o un'intolleranza alimentare è quella di sottoporsi ai test appositi, cutanei o del sangue. Una volta individuato l'alimento o gli alimenti incriminati bisogna eliminarli dalla nostra dieta evitando anche i cibi che ne contengono tracce o minime quantità se si è risultati allergici ad essi.

In cosa si differenziano allergie e intolleranze alimentari?

Gli effetti di un'allergia di solito sono immediati, ripetuti e indipendenti dalle quantità di cibo assunte. Spesso hanno una base genetica,
Le intolleranze alimentari invece possono non avere una base genetica e dipendono dalla quantità di cibo assunto, spesso provocano reazioni non molto chiare. Secondo la medicina ufficiale, le intolleranze alimentari sono causate da carenze enzimatiche o da sostanze farmacologicamente attive come Istamina e Tiramina presenti nei cibi.



Ricapitolando

Chi è affetto da allergie alimentari deve eliminare definitivamente dalla propria dieta i cibi che ne sono la causa mentre chi soffre di intolleranze può limitarsi a ridurne le quantità.


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